Da bambina mi perdevo nel giardino di mia nonna. La seguivo passo passo mentre bagnava un centinaio tra gerani e fucsie sul balcone lungo e stretto della sua cascina, intanto mi immergevo nei colori, nei profumi e nelle diverse tessiture delle foglie. Ricordo ancora il profumo intenso dei pomodori scaldati dal sole, non appena entravo nell’orto. A partire dalla primavera la natura esplodeva, dapprima con la fioritura delle piante da frutto, seguita via via dalla raccolta di ciliegie, pesche, albicocche, prugne, pere e fichi, sempre così abbondanti da venire in parte trasformati in squisite marmellate.